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Facciamo una premessa.

Quando si parla di dimagrimento, non esiste una dieta universalmente migliore di un’altra. Qualsiasi approccio alimentare che preveda un deficit calorico porterà a una perdita di peso. Tuttavia, la chiave del successo è scegliere un regime alimentare che sia sostenibile nel tempo, ovvero che si adatti al proprio stile di vita, alle proprie preferenze e alle proprie esigenze metaboliche.

La dieta chetogenica si basa su una drastica riduzione dell’assunzione di carboidrati, inducendo l’organismo a utilizzare i grassi come principale fonte di energia attraverso la produzione di chetoni. Sebbene sia un approccio sicuro per la maggior parte delle persone, esistono alcune condizioni in cui è sconsigliata o addirittura controindicata. Prima di intraprendere una dieta chetogenica, è quindi fondamentale consultare un professionista per verificare che non vi siano controindicazioni.

Uno dei motivi per cui la dieta chetogenica è efficace nel promuovere la perdita di peso è che la chetosi ha un potente effetto anoressizzante, ovvero riduce la sensazione di fame. Questo permette di seguire diete fortemente ipocaloriche con meno difficoltà rispetto ad altre strategie alimentari, rendendo il dimagrimento più agevole per chi fatica a controllare l’appetito.

Quale è il grande limite di questo approccio?

La dieta chetogenica non aiuta a costruire abitudini alimentari equilibrate nel lungo periodo. Il rischio è che, una volta terminato il periodo di chetosi, si ritorni alle abitudini alimentari precedenti, con una possibile ripresa del peso perso. Per questo motivo, la dieta chetogenica funziona al meglio se inserita all’interno di un programma più ampio, che preveda un percorso di educazione alimentare e una transizione graduale verso un regime sostenibile.

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La dieta chetogenica è uno strumento valido, ma non è una soluzione universale. Può essere utile per chi ha necessità di una perdita di peso significativa, o nel caso di specifiche patogie, ma deve essere seguita con consapevolezza e all’interno di un percorso strutturato. La sostenibilità e l’educazione alimentare restano i fattori chiave per ottenere risultati duraturi.

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